Digiunoterapia: il potere terapeutico del Digiuno

Cos’è la digiunoterapia? Come si svolge, quali sono le difficoltà e quali i benefici? C’è un modo giusto per fare il digiuno o ci dobbiamo affidare all’istinto?


Nell’ambito del Congresso e Dibattito Internazionale Be4Eat al quale ha partecipato anche il Dott. Campbell, autore del China Study, il Dott. Simeone è stato intervistato sul valore terapeutico del digiuno.

Per sapere cos’è la digiunoterapia e qual è il modo giusto per fare un digiuno, Veggie Channel ha intervistato uno specialista del settore, il Dott. Salvatore Simeone, medico specializzato in medicina biologica integrata.

La digiunoterapia è una particolare forma di cura integrata in maniera perfetta nella medicina biologica e naturale. La mia esperienza in digiunoterapia mi ha permesso di mettere a fuoco una serie di aspetti molto importanti che vanno curati quando si fa un digiuno.

C’è modo e modo per fare un digiuno terapeutico, digiunare non significa mettersi a bere soltanto dell’acqua, come molti credono, ma è una vera arte, se posso dirlo.

Quali sono gli aspetti più importanti da tener conto quando si segue questo tipo di terapia?

Una delle cose più importanti che ho messo a fuoco in questi anni è la necessità di far digiunare un paziente alzandogli la temperatura del corpo. Questo è un concetto che io non ho letto in nessun libro, se non in qualche accenno dal bravissimo collega austriaco Dott. Ruediger Dahlke, che da sempre si occupa di terapie naturali, psicoterapia e anche di digiuno.

La temperatura dell’acqua durante il digiuno. Quali attenzioni dobbiamo porre in questo caso?

Fare digiuno bevendo acqua a temperatura ambiente è un modo negativo di fare digiuno perché raffredda ancora di più il sistema. In una situazione in cui non assumiamo calorie, costringeremmo il nostro organismo a riscaldare quella quantità d’acqua che non dev’essere inferiore ai 3 litri al giorno. E per riscaldare quei 3 litri di acqua o ovviamente di tisane naturali, leggeri tè, costringeremmo il nostro organismo a utilizzare una quantità di calore e di energia che poi ci verrebbe a mancare.

Prima di iniziare un percorso di digunoterapia, come viene valutata l’idoneità del paziente?

L’altra particolarità che contraddistingue il metodo di digiunoterapia che seguo da tanti anni è quella di mettere il soggetto nelle condizioni ideali per fare un digiuno. È indispensabile, prima di cominciare qualsiasi digiuno, fare una valutazione dello stato energetico e dello stato metabolico del paziente.

Noi facciamo questa valutazione tramite una visita iniziale che comprende anche l’iridologia (detta anche iridodiagnosi), la palpazione punti dei canali energetici dei polsi e l’osservazione della lingua secondo la medicina tradizionale cinese.

Questa visita ci mette in condizione di far sì che il paziente, grazie anche all’uso giornaliero di agopuntura che è una tecnica che sviluppa endorfine e riequilibra il quadro energetico della persona, riesca a svolgere in tranquillità il digiuno, così come in la natura ha previsto che sia. Il digiuno infatti, per molti animali è una forma istintiva di auto guarigione.

Il digiuno viene chiamato anche “stato di grazia”, quindi un digiuno dev’essere vissuto come un vero stato di grazia, non come una cosa stressante. Grazie a queste tecniche è possibile far questo.

Vi invitiamo a guardare il video dell’intervista.

Intervista integrale:
https://www.veggiechannel.com/scienza/salute-vegetariana-vegana/digiunoterapia-potere-terapeutico-digiuno/